West Nile: l’appello della Asl di Sassari

La Asl di Sassari ha avviato una serie di attività di informazione volte a ridurre il rischio di diffusione della West Nile e invita la popolazione ad adottare alcuni piccoli ma utili accorgimenti

zanzara

Sassari, 04 agosto 2025 – In seguito ai casi registrati nel Centro Sardegna, la Asl di Sassari, attraverso il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Area Nord, con la collaborazione del servizio di Sanità Animale, ha avviato una serie di attività di informazione volte a ridurre il rischio di diffusione della West Nile e invita la popolazione ad adottare alcuni piccoli ma utili accorgimenti.

Cos’è la West Nile

La West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare comuni (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il mezzo di trasmissione all’uomo. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche altri animali, come cani e gatti.

La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette..

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, fino a 21 giorni nei soggetti con deficit immunitari. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.  Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.

La Prevenzione

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, né una terapia specifica. Per questo è fondamentale  proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi adottando alcune precauzioni.

In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara:
• svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili
• cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali
• tenere le piscine per bambini vuote in posizione verticale quando non sono usate
• trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno
• verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite
• coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere.

Per difendersi dalle punture è poi consigliato:
• schermare porte e finestre con zanzariere,
• utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti,
• evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive;
• indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto.

Per saperne di più

Ulteriori informazioni

Ultima modifica