Prevenzione del rischio infettivo: formazione in Asl

Un percorso formativo fortemente voluto dalla Direzione Aziendale della Asl, e organizzato dalla Direzione Sanitaria, che ha preso il via oggi e proseguira’ nelle giornate dell’ 11 ottobre, nella sala del quartiere fieristico di San Nicola ad Ozieri, e il 18 e 25 ottobre nella sala “Prof Mura” nella struttura di Rizzeddu

Sassari, 04 ottobre 2022 – Prevenzione del rischio infettivo correlato all’assistenza: e’ questo il tema del corso di formazione aziendale che ha preso il via oggi ad Ozieri, rivolto a tutti gli operatori di supporto (operatori socio sanitari, operatori tecnici dell’assistenza, ausiliari) della Asl 1 di Sassari.

Un percorso formativo fortemente voluto dalla Direzione Aziendale della Asl, e organizzato dalla Direzione Sanitaria, che si terrà nelle giornate del 4 e 11 ottobre, nella sala del quartiere fieristico di San Nicola ad Ozieri, e il 18 e 25 ottobre nella sala “Prof Mura” nella struttura di Rizzeddu.

Durante le giornate formative verranno affrontati i temi legati alla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (Ica), all’igiene delle mani, all’appropriatezza sull’utilizzo dei guanti, precauzioni e  tipi di isolamento, importanza della sanificazione ambientale in ambito ospedaliero.

Il corso intende condividere quelle che sono le strategie di prevenzione, fornendo strumenti utili da utilizzare quotidianamente da parte di tutto il personale coinvolto nell’assistenza, in modo tale da ridurre al minimo lo sviluppo delle infezioni.

Le infezioni correlate all’assistenza, infatti, sono molto frequenti, sia in pazienti ricoverati che nel personale dedito all’assistenza. Il trend epidemiologico e’ legato all’aumento della proporzione di pazienti immunocompromessi o comunque fragili, l’accentuata complessità assistenziale, all’aumento delle infezioni sostenute da microrganismi resistenti agli antibiotici, agli spostamenti frequenti dei pazienti nella rete dei servizi.

I determinanti delle infezioni correlate all’assistenza sono molteplici; quelli modificabili comprendono pratiche assistenziali non corrispondenti a quelle dimostrate efficaci nel ridurre il rischio di infezione, in particolare nell’applicazione delle precauzioni standard e delle precauzioni aggiuntive (prevista dal Ministero della Salute, Manuale di formazione per il governo clinico: la sicurezza dei pazienti e degli operatori. 2012).

La prevenzione delle ICA deve pertanto essere considerato un obiettivo ed una responsabilità specifica di ciascun operatore, in collaborazione con i pazienti, i familiari e caregiver.
Il controllo e la prevenzione e del rischio infettivo prevedono l’adozione, da parte di tutti gli operatori, delle pratiche assistenziali dimostratesi efficaci a ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi durante l’assistenza e l’abbandono delle pratiche dimostrate come non sicure.

Tra i docenti Claudia Dessanti, dirigente medico della Direzione sanitaria, e Sabina Bellu, infermiera specialista nel rischio infettivo.

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4 Ottobre, 2022