Personale

Nella Sezione vengono riportati i dati relativi:
– ai dipendenti titolari di incarichi dirigenziali (anche cessati) e di Incarichi di Funzione (già “Posizioni organizzative”);
– alla Contrattazione Collettiva, nazionale e decentrata;
– alla dotazione organica dell’Azienda;
– al personale non a tempo indeterminato;
– ai tassi di assenza del personale;
– all’OIV / Organismo Indipendente di Valutazione.

I dati relativi agli incarichi autorizzati o conferiti ai dipendenti sono contenuti nella Sezione “Collegio Sindacale, Collegio di Direzione, consulenti e collaboratori”.

Nella Sezione si è infine ritenuto di provvedere alla pubblicazione dei dati relativi al “Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità”, figura introdotta dall’Articolo 39-ter del D.Lgs. n. 165/2001.

Riferimenti normativi:

Articolo 3, comma 1-quater del D.Lgs. 502/1992
“Organizzazione delle unità sanitarie locali”

Articolo 14, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 33/2013
“Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali”

Riferimenti normativi:

Articoli 14, 19 e 20 del D.Lgs. n. 33/2013
Articolo 41 – di rinvio all’Articolo 15 – del D.Lgs. n. 33/2013
Nella presente Sezione sono contenuti i dati relativi ai titolari di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti.

Riferimento normativo:

Articolo 14, comma 1-quinquies, del D.Lgs. n. 33/2013
Obblighi di pubblicazione inerenti i titolari di “Posizioni Organizzative”, ora denominati “Incarichi di Funzione”

Riferimenti normativi:

Articoli 14 e 15 del D.Lgs. n. 33/2013
L’obbligo di pubblicazione riguarda:
– i Dirigenti, anche di vertice;
– i titolari di Incarichi di Funzione (già “Posizioni Organizzative”);
– i titolari di incarichi di collaborazione o consulenza, anche dipendenti.

Riferimento normativo:

Articolo 14 del D.Lgs n. 33/2013
Dati relativi ai Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro

In particolare sono indicati:
– l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo;
– il curriculum vitae;
– i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica;
– gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
– i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
– gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti.

Riferimenti normativi:

Articolo 14 del D.Lgs. n. 33/2013
“Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali”
Articolo 47, comma 1 del D.Lgs. n. 33/2013
“Sanzioni per la violazione degli obblighi di trasparenza per casi specifici”

Riferimento normativo:

Articolo 16 del D.Lgs. n. 33/2013
L’obbligo di pubblicazione riguarda il conto annuale del personale ed il costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali.

Riferimento normativo:

Articolo 17, commi 1 e 2 del D.Lgs. n. 33/2013
La Sezione contiene, con periodicità annuale, i dati relativi al personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato.
La Sezione contiene altresì, trimestralmente, i dati del costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato.

Riferimento normativo:

Articolo 16, comma 3 del D.Lgs. n. 33/2013
Nella presente Sezione vengono pubblicati trimestralmente i dati relativi ai tassi di assenza del personale, suddiviso per Struttura e/o Centro di Assegnazione.

Riferimenti normativi:

Articolo 21, comma 1 del D.Lgs. n. 33/2013
Le pubbliche amministrazioni pubblicano i riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali che si applicano loro, nonche’ le eventuali interpretazioni autentiche.

Articolo 47, comma 8 del D.Lgs. n. 165/2001
I contratti e accordi collettivi nazionali nonché le eventuali interpretazioni autentiche sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana oltre che sul sito dell’ARAN e delle amministrazioni interessate.

Riferimenti normativi:

Articolo 18, comma 1 del D.Lgs. n. 33/2013
Articolo 53, comma 14 del D.Lgs. n. 165/2001
L’obbligo di pubblicazione riguarda l’elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai propri dipendenti, con l’indicazione dell’oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico.

Riferimento normativo:

Articolo 21, comma 2 del D.Lgs. n. 33/2013
Fermo restando quanto previsto dall’Articolo 47, comma 8 del D.Lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni pubblicano i Contratti Collettivi integrativi di lavoro stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa certificate dagli organi di controllo.

Riferimento normativo:

Articolo 10, comma 8, lettera c) del D.Lgs. n. 33/2013
Nella presente Sezione sono pubblicati i nominativi, i curriculum, le dichiarazioni di assenza di cause di inconferibilità/incompatibilità e di conflitto di interessi all’incarico nonchè i compensi dei componenti dello OIV – Organismo Indipendente di Valutazione.

Riferimento normativo:

Articolo 39-ter del D.L.gs. n. 165/2001
La norma introduce la figura del “Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità”.

In base al disposto normativo, le amministrazioni pubbliche con più di 200 dipendenti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, hanno l’obbligo di nominare il predetto Responsabile, al fine di garantire un’efficace integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità.

Con la direttiva n. 1 del 24 giugno 2019 il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha emanato le linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette, disciplinando altresì la figura di detto Responsabile.

Il C.U.G., per esteso “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”, è un Organismo interno dell’Azienda, costituito in esecuzione dell’articolo 57 del D.Lgs. n. 165/2001.
Norme che regolamentano l’Organismo si rinvengono anzitutto:
– nelle “Linee Guida sulle modalità di funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia”, emanate con Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2011;
– nella Direttiva 2/2019 del Dipartimento funzione pubblica e Dipartimento Pari opportunità, che aggiorna a sua volta i contenuti della Direttiva del 4 marzo 2011, dove vengono indicate le misure per promuovere le pari opportunità.

Nel C.U.G. convergono le competenze dei precedenti “Comitati per le pari opportunità” e “Comitato sul fenomeno del mobbing”, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai Contratti Collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni.

II C.U.G. promuove, altresì, la cultura delle pari opportunità ed il rispetto della dignità della persona nel contesto lavorativo, attraverso la proposta, agli organismi competenti, di piani formativi per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, anche attraverso un aggiornamento per tutte le figure dirigenziali.

I compiti

Propositivi su:

– predisposizione di piani di azioni positive, per favorire l’uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne;
– promozione e/o potenziamento di ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro e quanto necessario per consentire la diffusione della cultura delle pari opportunità;
– temi che rientrano nella propria competenza ai fini della contrattazione integrativa;
– iniziative volte ad attuare le direttive comunitarie per l’affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone nonché azioni positive al riguardo;
– analisi e programmazione di genere che considerino le esigenze delle donne e quelle degli uomini (es. bilancio di genere);
– diffusione delle conoscenze ed esperienze, nonché di altri elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti, anche in collaborazione con la Consigliera di parità del territorio di riferimento;
– azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo;
– azioni positive, interventi e progetti, quali indagini di clima, codici etici e di condotta, idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazioni o violenze sessuali, morali o psicologiche – mobbing – nell’amministrazione pubblica di appartenenza.

Consultivi, formulando pareri su:

– progetti di riorganizzazione dell’amministrazione di appartenenza;
– piani di formazione del personale;
– orari di lavoro, forme di flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione;
– criteri di valutazione del personale,
– contrattazione integrativa sui temi che rientrano nelle proprie competenze.

Di verifica su:

– risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
– esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo;
– esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro – mobbing;
– assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso, nel trattamento e nelle condizioni d lavoro, nella formazione professionale, promozione negli avanzamenti di carriera, nella sicurezza sul lavoro.