25.11.2025: Il NO della Asl alla violenza contro le donne

L’iniziativa in alcune delle sedi aziendali della Asl, in Piazza Fiume, ma anche negli Ospedali di Alghero e Ozieri, nelle sedi dei Distretti di Alghero, Ozieri e Sassari, nel Dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze, nel Consultorio Familiare, nei Complessi sanitari Conti e San Camillo

Il Posto occupato nella Asl di Sassari

Sassari, 25 novembre 2025 – Nella giornata contro la violenza sulle donne la Asl di Sassari si schiera contro ogni forma di violenza, e lo fa aderendo all’iniziativa un “Posto occupato”: un piccolo grande gesto per ricordare le donne vittime di violenza, con l’occupazione simbolica di una sedia, quella stessa sedia lasciata vuota in ufficio, a casa, a scuola, in seguito ad un femminicidio.

L’iniziativa

Nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999, la Asl di Sassari aderisce alla campagna nazionale “Posto Occupato” promossa in Sardegna dal Difensore Civico della Regione, Marco Enrico.

Da questa mattina in alcune delle sedi dell’Azienda sanitaria è comparsa una sedia “occupata” dal volantino informativo della campagna, scritto anche in “limba”, per rappresentare il posto di una donna che non c’è più: la sede aziendale della Asl, in Piazza Fiume, ma anche gli Ospedali di Alghero e Ozieri, così come le sedi dei Distretti di Alghero, Ozieri e Sassari, il Dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze, Il Consultorio Familiare, i Complessi sanitari Conti e San Camillo.

Un segnale importante per ribadire tutti insieme un fermo e convinto “NO” alla violenza sulle donne.

“La violenza di genere è una ferita profonda che attraversa la nostra società e che chiede, oggi più che mai, un impegno concreto e condiviso. Come evidenziato nel Manifesto di Intenti della nostra Azienda, il contrasto alla violenza non può limitarsi alla sola risposta emergenziale, ma deve fondarsi su un’azione sistemica che unisca prevenzione, ascolto, tutela e accompagnamento delle persone che vivono situazioni di vulnerabilità e non solo. E’ un atto culturale. Affermare che la salute non è solo assenza di malattia, ma possibilità di vivere in relazioni rispettose, libere e sicure, significa riconoscere la radice profonda del benessere individuale e collettivo. Il rispetto è una forma di prevenzione: dove c’è rispetto non c’è abuso, non c’è violenza. Attualmente la Asl ha intrapreso un percorso interno che vede coinvolti diversi operatori sanitari impegnati nella costituzione di un tavolo tecnico, volto alla strutturazione di un percorso aziendale che mette al centro la necessità di un cambiamento culturale, lessicale e strutturale che affronti la violenza e la violenza di genere. Un percorso articolato che passa anche per la formazione, perchè formare significa preparare professionisti in grado non solo di intervenire, ma anche di prevenire, di leggere i contesti e di offrire risposte qualificate”, spiega Gianfranca Nieddu, Direttrice dei Servizi socio sanitari della Asl di Sassari.

“In questo percorso, il posto che ciascuno di noi occupa diventa essenziale: istituzioni, operatori sanitari e sociali, comunità educante, cittadini. Solo riconoscendo il nostro ruolo e la nostra responsabilità all’interno della società, possiamo contribuire alla costruzione di un ambiente relazionale sicuro, rispettoso e capace di accogliere. La violenza di genere non è un destino né un fatto privato: è un problema sociale, culturale e istituzionale”.

Il Convegno

Questo il tema del convegno “La Rete istituzionale contro la violenza sulle donne: prevenzione, tutela e responsabilità”, in programma domani in Aula Magna, con inizio dei lavori alle ore 10, organizzato dalla Asl n. 1 di Sassari con il patrocinio dell’Università degli studi di Sassari, per promuovere una giornata di confronto tra istituzioni regionali e locali, servizi sanitari, forze dell’ordine e realtà sociali del territorio.

All’incontro, oltre ai vertici della Direzione aziendale della Asl di Sassari, e’ prevista la partecipazione di Gavino Mariotti, Magnifico Rettore Università degli Studi di Sassari, Grazia La Fauci, Prefetta di Sassari, Giuseppe Mascia, Sindaco della città Metropolitana, Filiberto Mastrapasqua, Questore di Sassari, Anna Maria Massenti, Ufficio Scolastico Regionale, ambito territoriale di Sassari, Salvatore Lorenzoni, Presidente Ordine provinciale dei Medici, Carla Fundoni, Presidente Commissione Regionale Sanità e Maria Antonietta Muroni, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Sassari.

 

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25 Novembre, 2025