14 Novembre: Giornata Mondiale del Diabete

La Asl di Sassari fornisce alcuni consigli per contrastare la malattia diabetica: “fondamentale l’attuazione di uno stile di vita adeguato; con questo si intendono corrette abitudini alimentari, attività fisica e astensione dal fumo”, spiega Adolfo Pacifico, responsabile del Servizio di Diabetologia della Asl del Nord Ovest della Sardegna.

Doctor checking blood sugar level with glucometer. Treatment of diabetes concept.

Il 14 novembre ricorre la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 e dal 2006 riconosciuta dall’ONU come “United Nations Day

Accesso al diabete, accesso alle emozioni” è il tema scelto per questa edizione, per ricordare come l’accesso alle informazioni e alle cure debbano diventare un impegno etico di tutti, perché il mancato accesso all’assistenza allontana da una vita libera milioni di persone con diabete (la prevalenza del diabete mellito in Italia è più che raddoppiata negli ultimi 20 anni).

Il paziente diabetico non è in grado di metabolizzare, in parte o del tutto, gli zuccheri, il cui tasso aumenta nel sangue per passare poi nelle urine attraverso il filtro renale.

La malattia, che ha una forte componente di familiarità, si manifesta in due forme principali: il diabete mellito di tipo 1 e il diabete mellito di tipo 2.

 

Diabete di tipo 1

l diabete di tipo 1, definito in passato insulino dipendente, è caratteristico soprattutto dei giovani e per questo denominato anche “diabete giovanile”, ma si può presentare anche negli adulti e negli anziani, e si caratterizza per una carenza totale di insulina dovuta a un processo di distruzione (innescato da cause ancora non chiare) delle cellule del pancreas che la producono.

Nel caso del diabete tipo 1 di solito si assiste a un esordio acuto (a volte, ma non sempre, in relazione a una malattia infettiva febbrile), con sete intensa, aumentata quantità di urine, sensazione di profonda stanchezza, perdita di peso, pelle secca, aumentata frequenza di infezioni.

 

Diabete di tipo 2

Il diabete di tipo 2, detto anche dell’età matura, generalmente non insulino-dipendente, si manifesta di solito dopo i 40 anni e più facilmente nelle persone in sovrappeso.

Nel diabete tipo 2, invece, l’esordio è più graduale e quindi la sintomatologia è più sfumata e solitamente non consente una diagnosi rapida, per cui spesso la glicemia è già elevata prima che si manifestino i segni clinici del diabete, e in questi casi il diabete può essere evidenziato solo con le opportune indagini di laboratorio (glicemia, HBA1c, eventuale curva da carico di glucosio) da eseguire nelle persone in cui si individua un maggiore rischio di malattia (familiarità positiva per diabete, sedentarietà, obesità….)

 

Interventi terapeutici

La terapia della malattia diabetica ha come cardine l’attuazione di uno stile di vita adeguato; con questo si intendono corrette abitudini alimentari, attività fisica e astensione dal fumo.
La dieta nel soggetto con diabete ha l’obiettivo di ridurre il rischio di complicanze del diabete e di malattie cardiovascolari attraverso il mantenimento di valori di glucosio e lipidi plasmatici e dei livelli della pressione arteriosa il più possibile vicini alla normalità.

La dieta deve includere carboidrati (frutta, vegetali, riso, pasta, legumi, pane..) in quantità pari al 50-60 % delle calorie totali introdotte nella giornata ma controllando che siano assunti in maniera equilibrata, con una corretta alternanza degli alimenti nella misura adeguata anche al livello di attività fisica (e quindi al consumo energetico) e privilegiando i cibi ricchi di fibre

Bisogna evitare l’uso di saccarosio, sostituibile con dolcificanti.  E’ consigliabile mantenere il consumo dei grassi intorno al 20-30% delle calorie totali giornaliere, con particolare limitazione degli alimenti ricchi di grassi saturi e di colesterolo (uova, insaccati, carni grasse, formaggi stagionati, fritti…).

Un’attività fisica di tipo aerobico (sia essa di tipo moderato o intenso) è raccomandata per migliorare il controllo glicemico e mantenere il peso corporeo: sono consigliati almeno 150 minuti a settimana, distribuiti in almeno tre sedute, evitando che ci siano più di due giorni consecutivi senza attività.

Infine nei pazienti affetti da Diabete la raccomandazione  di non fumare (valida per tutti) é ancora più importante per ridurre il rischio cardiovascolare (per esempio infarto o ictus) che risulta aumentato nelle persone diabetiche.

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